Gli assessori Filippi e Bellelli sul grave fatto di cronaca di domenica --Comunicato stampa n.42 del 21/02/2013

La notizia della ragazza che domenica scorsa ha partorito un figlio a casa, poi deceduto, non può che toccare le coscienze di tutti i carpigiani. Saranno ora le indagini della magistratura a decidere come sono andati i fatti e ad accertare eventuali responsabilità. Tante domande rimangono però ad interrogare la nostra coscienza e quella di tutta una città.
“E’sconcertante constatare che nella tragedia – spiega l’assessore alle Pari Opportunità del Comune Maria Cleofe Filippi - è ancora protagonista l’ignoranza, intesa come non conoscenza dei servizi e delle opportunità offerte dal territorio che la nostra comunità ha voluto costruire negli anni. Il fatto che questo gravissimo episodio sia avvenuto in una città come Carpi, dove le istituzioni pubbliche, i centri sanitari, il volontariato, hanno nel tempo intessuto una rete di sostegno per le madri che hanno bisogno di aiuto prima, dopo e durante il parto impone a tutti noi, istituzioni e cittadini, il dovere di promuovere più informazione e una cultura più solidale”.
“Ricordiamo il lavoro svolto dal Consultorio familiare dell’Azienda Usl, le iniziative del Centro per le Famiglie dell’Unione delle Terre d’Argine, le azioni concrete dell’associazione Buonanascita onlus o del Centro aiuto alla vita Mamma Nina. Le stesse possibilità di mantenere l’anonimato e non riconoscere in ospedale il neonato, che sarà poi affidato a strutture idonee ad accoglierlo, per una madre in difficoltà – conclude l’assessore comunale alle Politiche sociali e sanitarie Alberto Bellelli - sono soluzioni, certamente dolorose, ma praticabili”.
 

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